Fibromialgia: Malattia Invisibile
- info223857
- 14 mag 2022
- Tempo di lettura: 3 min
La Fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria e alterazioni dell'umore.
Colpisce maggiormente le donne in età adulta, la sua insorgenza è graduale, può aggravarsi con il passare del tempo o, in altri casi, può comparire dopo uno stress fisico e/o mentale importante.
Siamo di fronte ad una patologia dalla causa non nota: alcuni studi dimostrano che possano essere un insieme di fattori a farla insorgere (genetici, infettivi, ormonali, traumi fisici e psicologici) e che ad essere coinvolta sia la modalità di processare il dolore da parte del cervello. In effetti, questa sindrome sembrerebbe dipendere da una ridotta soglia di sopportazione del dolore dovuta ad un'alterazione delle modalità di percezione a livello del sistema nervoso centrale, degli imput somatoestesici.
La diagnosi è essenzialmente clinica, non ci sono alterazioni nelle analisi di laboratorio.
Il medico specialista (reumatologo) si concentra sui sintomi riferiti dalla paziente e nella valutazione del dolore, attraverso una digitopressione intensa su specifici punti del corpo, detti tender points.
Specificatamente, nella vita di tutti i giorni cosa significa avere la Fibromialgia?
La maggioranza dei pazienti fibromialgici riferisce di sentire costantemente un certo grado di dolore, anche molto intenso, accompagnato da un affaticamento (astenia) moderato o severo, ridotta resistenza alla fatica e rigidità mattutina (specie al collo e alle spalle).
Molti pazienti soffrono di disturbi del sonno: in alcuni casi il paziente si sveglia portandosi addosso la sensazione di non aver dormito affatto. Il sonno profondo, delle volte, può essere disturbato, con continui risvegli notturni e ciò influisce, alterandole, su alcune importanti funzioni del corpo e sulla percezione del dolore.
I cambiamenti del tono dell'umore o del pensiero sono comuni nella fibromialgia: i pazienti possono soffrire di ansia o depressione a causa dei loro sintomi difficili da gestire, e possono riportare difficoltà a concentrarsi.
Altri sintomi caratteristici presenti nei pazienti fibromialgici sono:
cefalea muscolotensiva o emicranica
colon irritabile (stipsi e/o diarrea)
parestesie (formicolii e sensazioni simili a punture)
bruciore a urinare
sensazione di gonfiore alle mani
dolore al torace
Poichè i sintomi di fibromialgia sono cosi generici e spesso simili a quelli di altre patologie, molti pazienti vanno incontro a quello che chiamerei "shopping doctor", cioè un vero e proprio girovagare per medici e specialisti prima di ottenere una diagnosi certa.
Purtroppo non esiste una cura definitiva; indispensabile è un approccio multidisciplinare che consenta alla paziente di migliorare la sua condizione: sicuramente lo specialista imposterà una terapia medica (analgesici, antidepressivi in basso dosaggio, farmaci per migliorare la qualità del sonno, ecc.), ma di altrettanta importanza sarà un approccio psicologico, un'educazione del paziente e un approccio riabilitativo.
Quest'ultimo avrà essenzialmente lo scopo del mantenimento del range di movimento delle grandi articolazioni, dell'esecuzione di tecniche di stiramento muscolare su determinati gruppi muscolari sofferenti, e dell'incremento graduale dell'attività cardiovascolare (aerobica), nonche un'azione su tutta la postura.
Molte persone possono prendere parte ad un programma di esercizi mirato e messo a punto dal Fisioterapista, con l'obiettivo di ritrovare un senso di benessere, aumentare la resistenza muscolare, diminuire il dolore, migliorare la postura e la flessibilità.
CONSIDERAZIONI FINALI
In un mondo, dove si fa fatica a credere, e permettetemi, si crede solo a quello che si vede, la persona con Fibromialgia vive in un'invisibilità tangibile, unendo le difficoltà correlate alla patologia ad una situazione di Incomprensione sociale.
Spesso tali pazienti si sottopongono a svariate visite e svariati test, perchè alla ricerca di una risposta diagnostica reale. Questo girovagare senza meta genera in loro paura, frustrazione e ansia a dispetto di un aumento del dolore stesso. Spesso a questi pazienti viene detto che, poichè non hanno nulla e gli esami di laboratorio sono negativi, non hanno una reale malattia, facendo dubitare anche familiari e amici. Questa situazione di dubbio aggrava il circolo vizioso dell'invisibilità, aumentando l'isolamento sociale e alterando la qualità della vita.
In definitiva, il paziente con Fibromialgia e la sua famiglia, nonchè i medici e tutti i

professionisti sanitari coinvolti devono sapere che tale patologia è una causa reale di dolore cronico e va trattata come qualsiasi altro disturbo.
La conoscenza della malattia e l'educazione del paziente giocano un ruolo fondamentale nella strategia terapeutica: conoscendo meglio le dinamiche, il paziente saprà adattar
si alla malattia stessa e anche la prognosi ne gioverà.
DOTT.SSA FKT CARLA BUTTARO
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